La CUNSTA, pur apprezzando l’inserimento del corso di laurea magistrale LM-89 come requisito d’accesso per molte classi d’insegnamento di area umanistica, formula alcuni rilievi e proposte in merito alla recente bozza di regolamento Nuove classi di concorso: denominazione, titoli di accesso, insegnamenti relativi.
In particolare la CUNSTA rileva come nella riorganizzazione delle classi di concorso proposta dalla bozza di regolamento qui in oggetto permangano numerose incomprensibili sovrapposizioni tra le classi A-17 Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado (ex-24/A, ex 25/A) e la A-54 Storia dell’arte (ex-61/A). I due insegnamenti presentano caratteristiche e obiettivi formativi molto diversi. Il primo prevede la comprovata
acquisizione di competenze manuali e la sua presenza è certamente indicata all’interno dell’attività didattica di alcuni Istituti Professionali, il secondo trova i propri fondamenti nell’area umanistica e dovrebbe essere presente nei LICEI e negli ISTITUTI TECNICI.
La CUNSTA chiede pertanto che nell’attuale fase di revisione delle classi di concorso tale ambiguità venga finalmente superata, con una distinzione netta tra le due discipline e i relativi ambiti di intervento, lasciando alla nuova A-54 Storia dell'Arte tutti gli indirizzi liceali di taglio umanistico e gli indirizzi commerciali e turistici.
In merito all’attuale organizzazione della classe A-54 Storia dell’arte (ex A-61) la CUNSTA ritiene che la soglia dei crediti disciplinari (L-ART-01, 02, 03, 04) che garantisce attualmente l’accesso alla classe d’insegnamento A-54 ai laureati di molti corsi di laurea magistrale di area umanistica sia troppo bassa.[1] Rileva inoltre l’assenza dei settori disciplinari archeologici (L-ANT) tra quelli previsti per l’accesso alla classe d’insegnamento A-54, e in particolare segnala la grave assenza del settore disciplinare L-ANT-07, Archeologia classica (Archeologia e storia dell’arte greca e romana), i cui contenuti costituiscono parte integrante del programma di Storia dell’arte proposto dalle correnti “Indicazioni nazionali” (D.M. 254 del 16 novembre 2012 in G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013).
Suggerisce pertanto di rimodulare la nota 5 della tabella A relativa alla classe d’insegnamento A-54, come segue: “Con almeno 48 CFU nei settori L-ART, L-ANT-07, ICAR di cui: almeno 36 nei settori L-ART-01, L-ART-02, L-ART-03, e almeno 12 nei settori: L-ART-04, L-ANT-07, ICAR/13 o 18 o 19.
La Cunsta segnala inoltre la presenza di un refuso nella tabella A in coincidenza della classe: A-17 Disegno e storia dell’arte negli istituti d’istruzione di II grado. Rileva infatti che per insegnare nella classe A-17 i laureati provenienti dai corsi di laurea magistrale della classe LM-89. Storia dell’arte (o ex- LS 95) dovrebbero avere maturato almeno 60 CFU nel settore disciplinare ICAR 17 (Disegno). Tale soglia, tale numero così alto di CFU per questo SSD, è incompatibile con il dettato delle tabelle disciplinari del corso di laurea magistrale LM-89, pertanto chiede che venga corretto il refuso “60 CFU in 6 CFU” nel documento finale.
[1] Ci si riferisce qui alla nota 5 della Tabella A- classe A-54 riguardante l’accesso dalle seguenti classi di laurea: LM 1-Antropologia culturale ed etnologia; LM 2-Archeologia; LM 3-Architettura del paesaggio; LM 4-Architettura e ingegneria edile-architettura; LM 5-Archivistica e biblioteconomia; LM 10-Conservazione dei beni architettonici e ambientali; LM 11-Conservazione e restauro dei beni culturali; LM 15-Filologia, letterature e storia dell’antichità; LM 14-Filologia moderna; LM 39-Linguistica; LM 64-Scienze delle religioni; LM 84-Scienze storiche. “Con almeno 24 crediti nei settori scientifico disciplinari L-ART e ICAR di cui: 12 L-ART/01 o 02, 12 L-ART/01 o 02 o 03 o 04 e ICAR/13 o 18 o 19”.