L’Ospedale del Salvatore (odierno complesso ospedaliero San Giovanni-Addolorata) è una delle più antiche e importanti istituzioni di Roma. Le sue radici affondano all’inizio del XIV secolo, quando fu fondata una Societas destinata a garantire la protezione dell’icona di Cristo preservata in San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum. La celebre acheropita rivestì ab antiquo un ruolo cruciale nel contesto romano, come oggetto di culto collegato alle oligarchie capitoline, essendo protagonista di una scenografica processione ferragostana. Attorno al 1330, la Società dei Raccomandati del SS. Salvatore avviò un'attività di assistenza ospedaliera, nell'Ospedale detto dell’Angelo: nei successivi duecento anni, tale istituto accrebbe notevolmente la sua reputazione, ampliando anche il suo patrimonio economico e immobiliare. La sua presenza nell’area Lateranense coinvolse e plasmò, con i suoi edifici e le strutture di accoglienza, lo spazio urbano circostante, fino a diventarne un elemento qualificante e fortemente rappresentativo. Anche se le vicende storiche della Confraternita del Salvatore e del suo ospedale sono state in passato oggetto di studi, moltissimi temi attendono ancora di essere completamente indagati e inseriti in una più nitida prospettiva storica. L’organizzazione patrimoniale della societas, il suo rapporto con le altre associazioni laiche presenti a Roma, il suo ruolo come ‘tessuto connettivo’ di artisti e opere d’arte, l’autorappresentazione della confraternita attraverso la “narrazione” artistica, l’impatto delle fabbriche dell’ospedale nello spazio urbano, sono alcuni degli argomenti che affronta questo convegno, anche sulla base delle ultime campagne di restauro e di inediti materiali d’archivio.